Wednesday 27-03-2013
Pannolini lavabili: come li lavo?
Parte seconda
Eccoci dunque qui di fronte alla lavatrice.
Santa invenzione!
L'abbiamo riempita il giusto buttandoci dentro i nostri bei pannolini e, se c'è ancora spazio, altra biancheria del pupo e/o di casa. E questo va sottolineato: i pannolini possono essere lavati con altro, non è necessario effettuare lavatrici esclusive! Tra l'altro il PUL colorato non perde tintura quindi non macchia gli altri tessuti.
Quanto e quale detersivo?
Sempre meno di quanto si pensi. Consiglio di partire con una quantità minima (anche la metà o addirittura un terzo della quantità suggerita dal fabbricante) e osservare i risultati: se necessario alla lavatrice successiva potrai aumentare leggermente la dose e così per i lavaggi seguenti fino a trovare la quantità per te ottimale. Va considerato che un buon detersivo biologico in genere è molto concentrato e quindi servono dosi davvero ridotte.
Teniamo presente che le lavatrici di nuova generazione, quelle dette ecologiche, consumano meno acqua, il che vuol dire che risciacquano meno e quindi riducono le possibilità di un ottimale scioglimento del detersivo in eccesso.
Per ovviare a questo va usato poco detersivo e si consiglia di porre nel cassetto dell'ammorbidente un bicchiere di acido citrico diluito in acqua (diluizione al 15-20% in base alla durezza dell'acqua): l'acido citrico ha il PH opposto al detersivo e quindi annulla l'eventuale eccesso non sciolto col lavaggio. Inoltre, per la stessa, azione chimica, l'acido citrico agisce da ammorbidente, contrastando l'effetto irrigidente del detersivo.
Altro "ingrediente" utile per l'igienizzazione e lo smacchiamento dei pannolini è il percarbonato di sodio.
Il Percarbonato è l’alternativa consigliata al perborato: libera ossigeno e anidride carbonica senza avere effetti sull'uomo e sull'ambiente. Esso ha una soglia termica molto più bassa del perborato cominciando ad agire già a 30 gradi, per raggiungere la sua maggiore azione a 50 gradi, senza attivatori. Usane un cucchiaio raso, mettendolo nel cestello (o meglio nella pallina dosatrice) col detersivo. Se il detersivo è ecologico, verifica tra gli ingredenti se vi sia già del percarbonato, nel qual caso riduci la quantità di integrazione.
Un'altro trucco per igienizzare, sempre col percarbonato: fermare la lavatrice quando è bella calda e lasciare agire più a lungo l'ossigeno attivo. Dopo tre quarti d'ora riprendere il lavaggio. Il percarbonato va usato solo per i capi bianchi o colori resistenti, perchè fa sbiadire.
ATTENZIONE! Il percarbonato decomponendosi genera carbonato di sodio (soda solvay) che si fissa ai tessuti e quindi se non lo neutralizzi con un risciacquo a base di acido citrico avrai un pH alcalino addosso alla pelle che invece ha un pH acidulo.
L'alternativa al percarbonato può essere l'acqua ossigenata (quella a 130 volumi!). Spruzzata direttamente sulla macchia poco prima di buttare il capo in lavatrice, agisce in maniera puntuale e immediata, non necessitando dell'alta temperatura per attivarsi.
Quindi con la giusta combinazione di detersivo, percarbonato o acqua ossigenata, e acido citrico è possibile combattere con successo la battaglia alle fastidiose chiazze gialle da pupù, mantenendo relativamente basse le temperature di lavaggio (40°-60°).
Ma se non bastasse, il più efficace smacchiatore che conosca, tra l'altro gratuito e disponibile a tutti, è il sole: basta stendere il pannolino al sole per veder miracolosamente sparire aloni contro i quali di tutto si aveva provato. Ovviamente la cosa viene facile nella bella stagione.
E l'asciugatrice? Tutti i pannolini possono farci un giretto, avendo cura di usare un programma delicato per le parti in PUL. I pannolini in tessuto naturale ne usciranno morbidissimi. Ma se il clima è buono, non è una cattiva idea, se possibile, quella di risparmiare energia e stendere all'aperto.
Questo è quello che so e ho sperimentato. Se qualcuno di voi avesse ulteriori informazioni o suggerimenti, si faccia avanti senza indugio!
Non mi resta che augurarvi... buon lavaggio!