Dopo una vita trascorsa sotto i riflettori, Alain Delon è stato ricordato e celebrato oggi in un contesto di profonda intimità. La famiglia e i suoi cari si sono riuniti per rendergli l’ultimo omaggio durante una cerimonia religiosa tenutasi nella sua proprietà a Douchy, nel Loiret. Sebbene il funerale di Alain Delon fosse riservata a pochi intimi, un centinaio di ammiratori si è radunato all’esterno per onorare la memoria del leggendario attore, la cui scomparsa, avvenuta il 18 agosto all’età di 88 anni, ha suscitato commozione e omaggi in tutto il mondo.
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I funerali, programmati per le 16, sono stati preceduti da un momento toccante: i figli di Delon, Anthony e Alain-Fabien, si sono recati ai cancelli della tenuta per incontrare e salutare i fan accorsi per rendere omaggio al loro padre, un’icona intramontabile del cinema francese. Alain Delon, consapevole della propria importanza e della portata del suo addio, aveva da tempo organizzato nei dettagli le sue esequie. La cerimonia è stata officiata da Jean-Michel Di Falco, ex vescovo e noto come il cappellano delle celebrità in Francia, a conferma del desiderio di Delon di mantenere un legame profondo con la spiritualità.
Funerali Alain Delon: l’ultimo saluto in privato dopo una vita sotto i riflettori
Solo una cinquantina di persone, amici e familiari molto vicini, hanno preso parte alla cerimonia funebre. Tra questi, Rosalie van Breemen, ex moglie di Delon e madre di due dei suoi figli, e Paul Belmondo, figlio dell’attore Jean-Paul Belmondo, con il quale Delon condivise il set di ben cinque film, protagonisti di una rivalità che rimase sempre confinata al piano artistico. L’assenza di Claudia Cardinale, storica partner sul set del capolavoro di Luchino Visconti “Il Gattopardo”, è stata notata da molti. L’attrice, che ha scelto di non partecipare al funerale, ha fatto sapere tramite il suo agente che il dolore per la perdita di Delon era troppo grande per poter affrontare la cerimonia.
Per garantire la riservatezza e il rispetto delle volontà del defunto, a tutti i presenti è stato chiesto di consegnare i cellulari, mentre le autorità hanno proibito il sorvolo della proprietà durante il fine settimana. La cerimonia si è svolta a porte chiuse all’interno della cappella situata nel cuore della tenuta di Douchy, che Delon aveva acquistato nel 1971 e che aveva scelto come luogo di riposo finale. L’attore è stato sepolto intorno alle 17, come desiderava, accanto ai suoi 35 cani, confermando il legame profondo che aveva con gli animali. Questa sepoltura ha richiesto un’autorizzazione speciale da parte delle autorità competenti.
Alain Delon, che aveva dichiarato in un’intervista al settimanale Paris-Match di non temere la morte, ha lasciato un’eredità indelebile nel mondo del cinema e nei cuori di chi lo ha amato. Per tutta la settimana, numerosi fan, arrivati anche da lontano, si sono recati presso la sua proprietà per firmare i registri di cordoglio, lasciare fiori e rendere omaggio a uno degli attori più iconici e amati di tutti i tempi.