Conoscete il pane cafone? Si tratta di un lievitato tipico della tradizione napoletana che è caratterizzato da una mollica soffice e soprattutto ben alveolata, oltre che da una crosta esterna gustosa e croccante al morso. Il pane cafone, ancora oggi, è confezionato in tantissime regioni del Sud Italia e è conosciuto anche con il nome di pane di Camaldoli.
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Questo viene prodotto nell’omonima collina situata nella parte nord occidentale della città e si chiama così anche per via dei contadini campani che erano soliti preparare nei forni a legna delle grosse pagnotte utilizzando povere e poco raffinate farine, come la semola di grano duro.
Ad oggi il pane cafone è considerato una vera eccellenza nostrana ed è anche ottimo da portare in tavola, appena sfornato o anche leggermente tostato, in accompagnamento ad un tagliere di salumi e formaggi, o a piatti tipici del territorio quali ad esempio la ciambotta, i carciofi affogati, le zucchine alla scapece o ancora le braciole arrotolate.
Tra gli ingredienti previsti per queste preparazione troviamo:
350 g di semola di grano duro rimacinata;
200 g di farina di tipo 0;
350 g di acqua tiepida;
7 g di lievito di birra fresco;
1 cucchiaino di sale;
1/2 cucchiaino di zucchero semolato;
semola di grano duro qb.
Pane cafone: ecco la sua preparazione
La ricetta originale prevede una lunga lievitazione e soprattutto l’utilizzo del lievito madre. In tal senso possiamo dire che per realizzarlo, vi basterà miscelare insieme in una ciotola la farina tipo 0 e la semola di grano duro, versando poi il lievito di birra sciolto nell’acqua tiepida, unendo il sale e impastando ottenendo un panetto liscio e incordato.
Una volta fatto riposare per circa 3 ore, si sgonfia l’impasto raddoppiato di volume e si lascia lievitare ancora un po’ per poi dare al pane la caratteristica forma, facendo delle pieghe sul piano di lavoro cosparso di semola. La cottura in forno è prevista invece ad una temperatura di 220 °C che si vanno abbassando leggermente via via, regalando un filone gustoso e fragrante.
Inoltre vi vogliamo consigliare che, per una riuscita impeccabile, non bisogna mai dimenticare di mettere un pentolino colmo di acqua all’interno del forno in modo tale che il liquido, evaporando, sarà in grado di creare la giusta umidità e la crosta non si seccherà eccessivamente. Ma che cosa c’è da dire sulla conservazione del pane cafone? Quel che sappiamo è che questo si conserva ad una temperatura ambiente, all’interno di un sacchetto di carta per alimenti per circa 4-5 giorni al massimo.