Ecolavatrice

 

  • Lava a 40-60°. Se usi percarbonato di sodio sappi che a 30-40° si è al limite inferiore di funzionalità: l’ideale sarebbe salire di una decina di gradi così si sviluppa molto più ossigeno e l'azione è maggiore.

 

  • Utilizza un buon detersivo, biologico o quantomeno delicato, senza fosfati e senza troppi additivi. Usa circa 1/4 - 1/3 della dose consigliata e non utilizzare assolutamente ammorbidente o candeggina o disinfettanti vari che rimarrebbero sulle fibre e quindi andrebbero a contatto con la pelle.

 

  • Per garantirti igiene e se desideri smacchiare in maniera più efficace, unisci al detersivo il percarbonato di sodio: un cucchiaio da minestra raso (meno se c'è già del percarbonato nel detersivo).  Il Percarbonato è l’alternativa consigliata al perborato: libera ossigeno e anidride carbonica senza avere effetti sull'uomo e sull'ambiente. Esso ha una soglia termica molto più bassa del perborato e quindi comincia ad agire già a 30 gradi, per raggiungere la sua maggiore azione a 50 gradi, senza attivatori.
    Un'altro trucco per igienizzare, sempre col percarbonato: fermare la lavatrice quando è bella calda e lasciare agire più a lungo l'ossigeno attivo. Dopo tre quarti d'ora riprendere il lavaggio. Il percarbonato va usato solo per i capi bianchi o colori resistenti, perchè fa sbiadire. No su lana, seta o capi delicati.

 

  • L'alternativa al percarbonato può essere l'acqua ossigenata. Percarbonato ed acqua ossigenata hanno entrambi un basso impatto ambientale. Funziona prima l'acqua perché non ha bisogno di sciogliersi, quindi se si usa direttamente quella (o proprio come acqua ossigenata o come candeggina gentile) l'efficacia sarà migliore.
    La candeggina classica (a base di ipoclorito di sodio) invece è sconsigliata per i rischi ambientali e l’azione logorante sui tessuti.

 

  • ATTENZIONE! Il percarbonato decomponendosi genera carbonato di sodio (soda solvay) che si fissa ai tessuti e quindi se non lo neutralizzi con un risciacquo a base di acido citrico avrai un pH alcalino addosso alla pelle che lei invece ha un pH acidulo.

 

  • Per migliorare l’efficacia del lavaggio utilizza la pallina dosatrice. Inoltre puoi usare una o due palline da tennis: lo sfregamento aiuterà la detersione.

 

  • Come ammorbidente usa acido citrico (100 ml di soluzione al 15-20%). Qualcuno consiglia l’aceto ma sappi che l'acido acetico in esso contenuto è nove volte più inquinante dell’acido citrico e molto corrosivo per i metalli, quindi logora parti della lavatrice. L'acido citrico è assolutamente indispensabile per togliere l'alcalinità del detersivo in polvere, e quindi evitare l'irrigidimento e l'usura dei tessuti.

 

  • Non usare olii essenziali: sempre maggiori gli studi che evidenziano rischi di sensibilizzazioni e sviluppo di allergie. Inoltre, usati in gocce come usuale, non hanno alcuna efficacia: per avere effetti dovrebbero essere usati in quantità decisamente superiori.

 

  • Per eliminare eventuali residui di detersivo si potrebbe ricorrere a due cicli di risciacquo (invece che uno solo): opzione, però, poco ecologica ed economica. In alternativa ricordati di ridurre al minimo le dosi del detersivo e di utilizzare l'acido citrico nel cassetto dell'ammorbidente: scioglierà il detersivo in eccesso. Con le lavatrici moderne ecologiche, che riducono il consumo di acqua, quindi risciacquano poco, è indispensabile controllare le dosi di detersivo e ricorrere all'acido citrico.

 

  • Quando è possibile prediligi l’asciugatura al sole. Oltre ad essere la più economica ed ecologica è anche la più igienica: il sole infatti ha un “miracoloso” potere smacchiante e disinfettante.

I detersivi

Che siano eco-bio o no, queste indicazioni valgono per tutti i detersivi in commercio:

 

DETERSIVO IN POLVERE:
- adatto a temperature più elevate ad esempio a 60°C
- smacchia meglio e di più di un liquido
- indispensabile neutralizzare i tessuti dopo il lavaggio con una soluzione di acido citrico
- lascia molti residui sui tessuti

DETERSIVO LIQUIDO:
- ideale a basse temperature, da 40°C in giù.
- lava meno di una polvere e non sbianca nulla
- lascia i tessuti praticamente a pH neutro o leggerissimamente alcalino, non serve l'acido citrico o ne serve pochissimo
- non lascia residui sui tessuti.

La scelta della temperatura dipende soprattutto dalla quantità di sporco. Se la biancheria è pulita, come lo è la maggior parte di quello che mettiamo in lavatrice, non serve la polvere; se ci sono delle macchie invece è indispensabile.


Sia che si voglia ridurre l'inquinamento, sia che si desideri risparmiare, sia e soprattutto per un lavaggio efficace, ciò che conta è NON SPRECARE. Quindi va prestata particolare attenzione alle dosi: la quantità in eccesso di detersivo non riesce a sciogliersi durante il lavaggio e i panni così non risultano più puliti, anzi rimangono intrisi di residui di detersivo con conseguente rischio di irritazioni. Il pericolo di residui è accentuato dal fatto che le moderne lavatrici sono progettate per risparmiare acqua, il che riduce la capacità di sciogliere completamente il detersivo.


Mentre i detersivi tradizionali vanno usati con accortezza perchè fortemente inquinanti, i biologici vanno usati in maniera altrettanto attenta perchè sono detersivo puro, privo di sostanze inerti.


Ricorda inoltre:

  • è preferibile utilizzare detersivi con materie prime vegetali, più affini alla nostra pelle delle molecole petrolchimiche;
  • pretrattando le macchie, il detersivo viene già usato dove serve quindi in lavatrice può esserne usata una minima dose;
  • gran parte del successo del lavaggio è da attribuirsi all'acqua calda e allo sfregamento nel cestello.

Sbiancanti

Come sbiancante si consiglia il percarbonato di sodio, da non confondere con il perborato (richiede attivatori per agire e ha effetto teratogeno, ossia provoca gravi malformazioni al feto).


Il percarbonato è preferibile perchè libera ossigeno attivo senza avere effetti sull’uomo e sull’ambiente, ha una soglia termica più bassa del perborato, quindi comincia ad agire già a 30/40°C, per raggiungere una maggiore azione a 50 °C, senza attivatori.


Inutili se non pericolosi sono invece gli sbiancanti ottici e i numerosi smacchiatori o sbiancanti nelle scatoline indicati come "attivi contro 100 macchie" ecc.

Pallina dosatrice

Si consiglia caldamente l'utilizzo della pallina dosatrice nel cestello:

 

  • i detersivi si sciolgono direttamente nel bucato senza creare problemi di incrostazioni a monte, nella vaschetta;

 

  • in fase di lavaggio la pallina esercita un’azione districante e meccanica, separando i capi e aumentandone lo sbattimento e lo sfregamento; potenzia perciò l’efficacia dei detersivi e ne favorisce lo scioglimento, limitando la presenza di residui nei tessuti. L'ideale sarebbe usarne due o, in alternativa, usare due palline da tennis, meglio se bianche.

 

 

Vai QUI per avere indicazioni specifiche sul lavaggio dei Pannolini Lavabili.

 

 

fonti:

http://biodetersivi.altervista.org/homepage.htm

http://forum.promiseland.it/

http://www.nonsolociripa.it/

esperienza personale

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