Ogni tanto mi viene chiesto. Ogni tanto me lo ri-chiedo.

Quando tempo fa mi avvicinai al mondo dei pannolini lavabili in prospettiva della nascita di mia figlia, mi resi conto quasi immediatamente che si trattava di muoversi in una giungla di modelli, marche, offerte, dentro la quale dovevo darmi dei criteri per orientarmi e avanzare.

Per me fu abbastanza naturale seguire gli indirizzi che già da tempo cercavo di rispettare in generale per gli acquisti di casa: tutela per l'ambiente, per la salute e per la dignità delle persone.

Optare quindi per pannolini lavabili e accessori realizzati in Italia o al massimo in Europa diventò quindi per me non tanto una sciocca scelta nazionalista (da sempre mi sento cittadina del mondo più che dello "Stivale") ma una conseguenza quasi ovvia di criteri quali:

- il km0 o il più possibile breve: riduzione degli spostamenti della merce per una riduzione dei consumi di carburante e inquinamento atmosferico;

- priorità alle relazioni umane: comunicazione diretta o filtrata il minimo con il produttore, per un controllo maggiore della qualità e dei criteri di produzione e per una possibile collaborazione reciproca;

- rispetto dell'ambiente, della salute, e della dignità del lavoro, in Italia e in Europa tutelati da normative abbastanza attente e severe.

Quelle unità di misura che guidarono le mie scelte di mamma oggi guidano le mie scelte di piccola imprenditrice.

A volte mi chiedo se è stata la strada migliore. Margini di guadagno irrisori rispetto chi tratta prodotti Made in Cina&Co, possibilità di scelta limitate, impegno nella ricerca attenta, nella cura delle relazioni, nel controllo costante della qualità... richiedono energie  e concentrazione non sempre spontaneamente disponibili.

A volte è forte la tentazione di avvicinarmi a prodotti allettanti per costi ridotti, alti guadagni, caratteristiche più corrispondenti al "mercato". Spesso la forza che mi mantiene sulla strada scelta arriva dai clienti, dalle famiglie che si rivolgono al mio negozio per i loro acquisti: riconoscono in esso le loro aspirazioni, speranze, aspettative... senza pretese di "salvatori del mondo" ma con la semplice esigenza di "fare la propria parte".

Così proseguo il mio cammino, mantenendo la mente aperta, disponibile a cogliere informazioni nuove, prospettive differenti, senza pregiudizi o occlusioni di principio. Come dire... se venissi a conoscenza di un ottimo prodotto Made in Cina&Co, realizzato con i criteri da me richiesti, per cui in Italia/Europa/postipiùvicini non ci fosse alternativa altrettanto valida...parliamone! Anzi, se avete suggerimenti in proposito... sono qua!