Archivio: Tag "riflessioni"


Lunedì 28-11-2011

violenza non violenta (???)

sculacciata

 

Grazie ad uno stappo alla schiena che mi ha costretta all’immobilità, mi dedico all’attività che coinvolge il minor numero di muscoli doloranti possibile (alcune dita, palmi e polsi): girovagamento nell’etere!
Su segnalazione di un’amica sosto presso un blog sinora a me sconosciuto dove l’autrice esprime le sue considerazioni su:
- scenario genitorial-bambinesco dell’attuale epoca
- scappellotti educativi

Sono stata anche io professionista nel sociale, animatrice e allenatrice sportiva, e condivido la generale visione dalla quale l’autrice prende spunto per la propria analisi: scarso impegno, soprattutto di fronte alle difficoltà, da parte di molti ragazzini, ridotto rispetto per l’autorità, eccetera.
A paragone di tanto scempio viene riportata l’esperienza diretta dell’autrice stessa, i cui genitori mai si sarebbero sognati di intervenire in suo soccorso di fronte a ingiustizie subite per mano degli insegnanti. Mi intenerisco di fronte a quella piccina che si aspettava di trovare “la mamma che la coccola” mentre al suo posto l’attende l’educatrice attenta che PER PRINCIPIO le addossa con certezza ogni colpa, al di là di come si siano svolti davvero i fatti.

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Venerdì 25-11-2011

Personal guru

bimba guru

 

Ho un Maestro di Vita.

Una Guida.

Un personal-Guru che mi accompagna nel percorso interiore verso l'illuminazione.

Allena la mia preponderante impazienza insegnandomi l'attesa.

Smussa gli spigoli del radicalismo indicandomi la via del compromesso.

Mi spinge costantemente a chiedermi cosa sia veramente importante e per cosa valga la pena arrabbiarsi, preoccuparsi, intestardirsi.

Mi insegna a rispettare i ritmi altrui e se necessario ad adeguarmici.

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Giovedì 17-11-2011

Rischi talebani

talebani

 

Rifletto sull'onda di una piacevole chiaccherata con un'amica.

Si parlava di cose mammose varie, partendo dai pannolini lavabili per scorrere poi tutta la tipica copilation di tematiche, fino ad arrivare alla pole pisition della classifica "argomenti mammoclassici": l'allattamento.

Si ragionava sullo stile con cui si passano certi contenuti, e sul fatto che alcune persone denotando atteggiamenti più "inquisitori" di altre, stili che spesso arrivano ad ottenere reazioni opposte alle desiderate. L'amica in questione, per esempio, mi ha riportato una sua esperienza personale: affiancata sin da prima della nascita del figlio da una consulente de La Leche League con la quale si era trovata bene per tanti motivi, una volta nato il bimbo arrivarono le prime difficoltà nelle poppate e decise di dare un po' della famosa (o famigerata, in base alle posizioni) "aggiunta". Di questo però non se la sentì di parlarne con la consulente stessa, pervasa da un senso di colpa e di inadeguatezza che la mia amica riconobbe come scaturito proprio dall'atteggiamento giudicante che la consulente aveva direttamente o indirettamente comunicato verso le mamme che non si attenevano all indicazioni precise de La Leche League.

Vorrei spostare l'attenzione dall'esempio specifico: io sfortunatamente

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Domenica 30-10-2011

Notte insonne.
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Amelie non dorme

 

Riporto su questa pagina virtuale le righe che ho scarabocchiato a matita, la notte scorsa, nella seconda di copertina di "La mia mamma sta con me" di Claudia Porta (ed. Il Leone Verde):

 

Uso una matita capitata tra le mia dita grazie alle esplorazioni di Maria che così l'ha scovata tra i cumuli di oggetti che mia madre tiene ancora nella mia ex cameretta (come del resto in tutta la casa-museo-del-kitsch).

"Mia madre" ed "ex cameretta" perchè siamo dai miei genitori. E' notte inoltrata. Molto inoltrata. Inutile...non riesco ad addormentarmi.

Scrivo tutta ripiegata sulla piccola lampada del comodino nella speranza di schermarne il più possibile la luce per non disturbare il ronfare pacifico dei miei compagni di letto, Maria e Walter.

Sarà per la giornata a Trento*.

Sarà per il libro appena iniziato.

Sarà perchè i pensieri accumulati per mesi prima o poi nel cervello non ci stanno più e premono per farlo esplodere.

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Ho capito